Fare editing fotografico è un lavoraccio. Far arrivare questo concetto, è uno dei motivi per cui ho dato il via alla rubrica Come editare le foto su Instagram. Quando andavo fuori a cena con nuove persone e alla classica domanda su che lavoro facessi rispondevo che insegnavo alle aziende a usare i social e curavo due profili Instagram, la gente si stupiva che mi pagassero per fare la seconda cosa. Alcuni mi chiedevano senza nessuna remora: “Ma scusa, non basta scattare e pubblicare?” No. E anche per questo sono contenta di ospitare sul blog Lucrezia Cappelloni (lucry_caps su Instagram), perché quello che ci racconta comunica perfettamente tutto il lavoro e la fatica che sta dietro l’editing fotografico, anche se è “solo” per i social.
Ciao Lucrezia! Come hai cominciato su Instagram?
Quando ho aperto il mio profilo non ero assolutamente interessata alla fotografia, né tantomeno conoscevo nulla sull’editing di un scatto e su tutto il lavoro che c’è dietro per ottenere un contenuto che possa piacere al pubblico. Ero la classica ragazza delle superiori che seguiva una moda social e postavo foto assolutamente senza senso che a pensarci ora rabbrividisco. Quando conobbi il mio ragazzo qualcosa cambiò: ben presto scoprimmo che in comune avevamo la passione per i viaggi, e cosi tra una mèta e l’altra il mio profilo Instagram iniziò a popolarsi di panorami, orizzonti e monumenti, sempre comunque discutibili. Dopo aver ricevuto una reflex in regalo, non potevo più sfuggire a quella che sarebbe diventata una delle mie più grandi passioni. E cosi pian piano sono arrivata a maturare un mio stile, se così vogliamo chiamarlo, un mio modo di vedere le cose, di catturare particolari e proporli agli altri utenti. Non con poca fatica ho raggiunto una maturazione nell’editing dei miei scatti e dopo aver provato parecchi stili oggi sono quasi soddisfatta di come appare la mia galleria.
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Qual è la tua strumentazione?
Scatto con una Canon e da qualche mese sono passata dal jpg al raw. Il file raw, che significa grezzo, non elaborato, dà tante più opportunità e vantaggi nella post-produzione e, a differenza del jpg, salva tutti i dati che il sensore ha registrato senza però apportare alcuna modifica. Attualmente utilizzo gli obiettivi 18-55mm e il fisso 50mm.
E per quanto riguarda l’editing fotografico?
Anche se adoro scattare foto non sono una grande appassionata di editing, non spendo assolutamente ore e ore davanti al pc per creare il preset perfetto e non so usare programmi complessi come Photoshop o simili. Edito i miei scatti direttamente sullo smartphone prima di pubblicarli.
Utilizzo Snapseed specialmente quando devo sistemare la luminosità o la saturazione di un punto preciso della foto. Grazie alla modifica selettiva che questa app offre, in pochi secondi riesco a rendere punti isolati della foto più scuri o più chiari rispetto al resto.
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Utilizzo poi Retouch, un’app a pagamento che consente di ritoccare la foto evidenziando ciò che si vuole eliminare semplicemente con un dito (anche Snapseed ha un’opzione simile ma non è così efficace). Infine utilizzo proprio Instagram per l’effetto finale applicando il filtro Aden e poi Ludwig. In entrambi i casi prima di tutto raddrizzo la foto se è storta, poi procedo a sistemare luminosità(+), contrasto(-), saturazione(-), altre luci(+), ombre(+ o -) e infine nitidezza(+).
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Qualche volta, se lo scatto è del mood adatto, applico il filtro Dusty di Afterlight (9, 10 o 12).
Anche se subisce diversi salvataggi in più applicazioni, ho notato che la foto raw non perde eccessivamente qualità come una foto scattata da smartphone per esempio.
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Come ottieni la deliziosa coerenza tipica della tua gallery?
Grazie all’app Preview pianifico il mio calendario di pubblicazione. Non riuscirei mai a pubblicare senza prima avere un’anteprima di come sarà la disposizione delle foto, sono molto attenta agli accostamenti di colore e ad alternare sempre scatti di genere diverso. L’uniformità della mia galleria a primo impatto è un chiodo fisso.
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Io e Lucrezia siamo diverse e complementari: io scatto in velocità, ma edito per ore. Eppure entrambe per il nostro editing fotografico usiamo la tattica dell’Aden+Ludwig: Instagram è piccolo, ma dà anche la possibilità di esprimersi in modo diverso facendo le stesse cose: è anche per questo che amo questo social! Nel frattempo se hai voglia di suggerirmi qualche bravo instagrammer per le prossime puntate, puoi contattarmi tramite Instagram o commentare il post! È la tua ultima occasione, perché siamo alle ultime puntate!
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