Quello di aumentare le visite al blog  un problema di molti di quelli che mi chiedono una consulenza. In realtà sarebbe meglio dire che è un problema che pensano di avere, perché nel 90% dei casi non è il traffico sul blog a non andare bene, ma la qualità dei visitatori, e questo succede quando dietro al blog non c’è una chiara strategia di comunicazione. Quindi partiamo con una domanda:

Davvero ti serve aumentare gli utenti?

Come ti dicevo, il traffico sul blog è solo una delle variabili del successo di un’attività. Per quanto un blog molto visitato faccia scattare il turbo alla nostra autostima, potrebbe anche non servirci a niente se al traffico non corrispondesse un aumento del numero di clienti. E qui arriva l’annosa domanda: quante visite deve avere un blog per farti guadagnare? La risposta, come sempre nel marketing, è “dipende”. Ti faccio l’esempio di questo blog: ha circa 2000 visitatori unici al mese, e assieme a tutte le altre attività di marketing che metto in atto mi permette di guadagnare secondo i miei obiettivi. Il che, comunque, succedeva anche prima, quando i visitatori erano meno di mille.

Il mio modello di business è costruito per seguire pochi clienti per lavori che costano abbastanza (la gestione continuativa dei social o la creazione di una strategia di comunicazione, al limite una consulenza strutturata). Idealmente, quindi, mi basterebbero anche 3 visitatori al mese, se tutti comprassero uno di questi servizi. Va da sé che dovendo scegliere non lavorerò per aumentare le visite al blog, ma piuttosto a convertire quelle che ci sono in clienti. Le cose cambierebbero, per esempio, se cominciassi a vendere corsi a 100 euro.

Chi deve invece aumentare le visite al blog?

1000 o 2000 visite al blog, invece, non ti bastano se sei un blogger di mestiere, a meno che la tua nicchia non sia così ristretta da renderti comunque un punto di riferimento. Ti faccio un esempio: se parli solo di gatti di una determinata razza, non ci sono altri blogger che ne parlano, o comunque ce ne sono pochi, già con 400 visite al mese potresti cominciare a chiedere collaborazioni alle aziende, per esempio a chi alleva gatti di quella razza o a chi sviluppa prodotti specifici per loro.

Se invece ti occupi di cosmetici ecobio, 400 visite mensili sono poche, perché hai molta concorrenza, e anche se il tuo ambito è abbastanza specifico il numero basso di visite indica che non ti percepiscono come autorità nel campo. Il discorso peggiora se hai un blog generico di lifestyle, o se vuoi guadagnare dall’inserimento di articoli esterni (se non ti chiami Clio, lascia stare).

Come arrivano le persone al tuo blog?

Adesso che hai capito se devi effettivamente aumentare le visite al blog, vediamo da dove arrivano.

  • Da Google: è fatto apposta. La gente cerca qualcosa e trova te. Bingo!
  • Da YouTube: se hai un canale, il traffico arriva anche da lì, se hai lavorato bene. Ah, contrariamente a quanto pensano molti, YouTube non è un social ma un motore di ricerca (talvolta usato come social), quindi l’ho inserito in una categoria a parte
  • Dai social: Facebook, Twitter, minoritariamente da Instagram che non lascia condividere più di un link se non hai almeno 10.000 follower o non sponsorizzi e via dicendo
  • Dai metodi tradizionali come passaparola, volantini, biglietti da visita
  • Dalle newsletter, la tua o quella di altre persone
  • Dai referral, quando altri ti citano

Come avrai capito, con tutte queste variabili, aumentare le visite al blog è un lavoro lungo e/o costoso, e ora ti spiego perché.

aumentare le visite al blog

Aumentare le visite al blog grazie a Google e YouTube

Per entrambi, ti serve una strategia. Nel caso di Google non basta una strategia di comunicazione come quella per i social, devi avere una strategia seo, e anche con quella non è che di colpo diventi primo su Google. Che poi essere primi su Google è un obiettivo molto generico: io sono prima su Google quando uno cerca “come creare orsacchiotti color glicine” (non ci credi? Controlla!), e ovviamente non è che la cosa mi abbia portato molti clienti. Ma qui bisogna aprire un discorso molto più lungo (lo farò, iscriviti alla newsletter e agli aggiornamenti del blog così non te lo perdi!).

Oltre alla strategia, a seconda dei tuoi obiettivi, dovrai probabilmente anche sponsorizzare il tutto con GoogleAds, quindi andrai a spendere soldi sia per la strategia, che per gli annunci che per chi ti cura gli annunci se non sei capace. Lo so, in tempi felici è nata la credenza che promuoversi sul web fosse gratis, ma purtroppo non è così.

Aumentare le visite al blog tramite i social

Anche sui social serve un piano editoriale. È leggermente più semplice di quello del blog, ma va fatto, altrimenti non saprai a chi ti rivolgi, e dando contenuti casuali e magari anche irregolari rischi di allontanare i follower. E poi sì, anche lì serve un buon budget di sponsorizzazione: non ti aspettare di mettere un link su Facebook e di vedere frotte di lettori accorere. Ma se stai leggendo questo articolo probabilmente già lo sai.

Aumentare le visite al blog con la pubblicità tradizionale

Anche se lavoro nel digitale, sono un’insospettabile fan della pubblicità tradizionale. Certo, molto spesso impedisce di scegliere dettagliatamente il target come permettono invece di fare i social, ma è innegabile che funzioni ancora. Ti faccio un solo esempio: una volta un account per cui ho curato la strategia è stato nominato su un quotidiano locale come esempio virtuoso e quel giorno ha guadagnato un centinaio di follower e quadruplicato le visite al profilo. Non è magia, è strategia. Funziona anche il passaparola, solo che è più lento: ci vogliono davvero tante persone che parlino bene di te a voce per aumentare le visite al blog. In ogni caso, prova a prendere in considerazione anche la promozione offline, semina biglietti da visita (perché li hai, vero, i biglietti da visita?) e volantini nei luoghi frequentati dal tuo target e incrocia le dita.

Aumentare le visite al blog tramite le menzioni

È la versione online del passaparola e sulla breve distanza funziona meglio. Se qualcuno ti linka, nel suo blog o nella sua newsletter, il tuo sito è a portata di clic, non devi aspettare che la persona torni a casa e si ricordi di cercare il sito di cui le ha parlato la sua conoscente. Bisogna solo stare attenti perché Google penalizza lo scambio di link, quindi l’ideale sarebbe che queste menzioni scattassero naturalmente. Un’alternativa è comprare queste menzioni: alcuni blogger blasonati si prestano a venderle, ma verifica che il loro traffico sia quello che dichiarano e che il loro target sia simile al tuo, altrimenti rischi di buttare soldi per niente.

Non trascurare le visite al blog che arrivano dalla tua newsletter: le persone che ti hanno dato il loro indirizzo, hanno già fiducia in te, quindi ci sono più probabilità che clicchino sui tuoi contenuti. E se non hai una newsletter è decisamente ora di crearla (qui leggi perché la newsletter funziona!).

Spero con questo lunghissimo articolo di averti dato degli spunti per aumentare le visite sul blog. Se però hai ancora dubbi, possiamo cercare di capire insieme come mai il tuo blog stenta a decollare: da qui puoi chiedermi un preventivo!

A proposito di newsletter, che ne dici di iscriverti a Parole Caramellate? Ad aprile ho avuto un open rate del 70%, quindi direi che a qualcuno piace! Puoi trovarmi anche su Instagram, più o meno 4 volte a settimana, e su Facebook, un po’ meno spesso!