Come perdinci è successo che mi sono ritrovata con un chatbot per Facebook messenger?
Perché no, non era preventivato. O meglio, era preventivato, ma fra un anno, quando la mia lista mail sarebbe stata molto più cicciosa e rodata (a proposito, se ti interessano la comunicazione e i miei dietro le quinte puoi sempre iscriverti a Parole Caramellate!). Però è successo, e te lo racconto bene in questo post, ma come prima cosa ti spiego

Cos’è un chatbot per Facebook messenger e cosa fa

Io te lo spiego, ma puoi anche scoprirlo da te venendo a conoscere il mio MiniGoethe!

Comunque, un chatbot non è altro che uno dei vari canali di comunicazione che puoi scegliere per rimanere in contatto con il tuo target. Un po’ come la newsletter, ma in questo caso è collegato a Facebook (non è insomma un canale proprietario come la newsletter), con tutti i pro e i contro del caso. Tramite il chatbot, che si apre come una normale finestra di messenger, puoi per esempio inviare gli articoli del tuo blog, un’offerta speciale (io manderò quella del black Friday, stay tuned!), un Freebie, un sondaggio o qualsiasi cosa tu voglia (tranne una bomba, a meno che non sia in formato GIF!).

Il grosso vantaggio rispetto a Facebook e Instagram, è che il chatbot per Facebook messenger è un canale diretto, come la newsletter: se tu ti iscrivi al mio (basta inviarmi un messaggio), non c’è algoritmo che tenga: vedrai quello che ti vorrò mostrare. Anche in questo ricorda la newsletter, solo che le statistiche dicono che c’è il 60% di tasso di apertura medio in più. Per ora non posso confermare né smentire perché ho pochi iscritti e quindi ovviamente il tasso di apertura è in entrambi i casi molto alto.

Perché non ero convinta di implementarlo proprio ora

Perché l’anno scorso ho lanciato la newsletter, e prima di attivarmi su un altro canale volevo arrivare ad almeno 1000 iscritti. Se devi scegliere tra chatbot e newsletter, io continuo a consigliare la newsletter, nonostante le percentuali medie dei tassi di apertura. Lo sai, sono fanatica dei canali proprietario: se tu mi dai il tuo indirizzo, io ce l’ho finché non mi mandi a quel paese per sempre, se invece Mark decide di uccidere i chatbot tu perdi tutti i tuoi iscritti. Ovviamente però l’instabilità congenita dei social non è un buon motivo per non starci; semplicemente io non volevo essere dispersiva rispetto alla newsletter.

chatbot per Facebook messenger

Perché invece dovresti avere un chatbot per Facebook messenger al più presto

Dal lato social, al momento mi sembra l’unica alternativa realmente percorribile, a meno che tu non abbia un discreto budget per le sponsorizzate (in qual caso rimani pure su IG). Ad oggi il chatbot è

  • Diretto
  • Gratuito
  • Poco usato in Italia (=hai meno concorrenza)
  • Coerente con il nuovo orientamento di Facebook/Instagram/Whatsapp, che privilegia le conversazioni 1 a 1 (lo ha dichiarato Mark in persona all’F8 2019)

Insomma, quando si parla di social, l’ideale è salpare sulla nave più nuova, prima che tutti si affollino sul ponte prendendoti a spintoni (cioè ciò che sta succedendo su Instagram).

Sono sempre stata dell’idea che non importa il canale ma il messaggio: se sai cosa comunicare (se non lo sai oggi ha riaperto Brand in Frac!) potrai scegliere il canale più conveniente in un dato momento, che non è detto che sarà quello che userai tra un mese o tra un anno. In ogni caso farai meno fatica perché il tuo messaggio è già chiaro. Come dicevo, attualmente il chatbot mi sembra l’unico social che potrà garantirmi una copertura come quella che avevo nei tempi d’oro su IG (copertura organica di più di 3000 persone), oltre al fatto che posso renderlo molto simpatico (MiniGoethe è un tipo ironico come me!) e aderente al brand pivanelsacco.

Cosa mi ha convinto definitivamente ad attivare il chatbot?

A volte nella vita ti capitano cose che definiresti colpi di culo fortuna. In realtà non è propriamente così: quando pianifichi bene, ti capita più spesso di trovarti al posto giusto al momento giusto. La chiamano legge di attrazione, ma io non sono così mistica. Per me è una specie di sintonizzazione estrema sulle proprie priorità, che porta a notare cose che in altri casi lasceresti correre. Per una dinamica di questo tipo, ho conosciuto Daniela e Serafina, di Alla scoperta del sistema social-e e loro si sono offerte di darmi una mano con il chatbot.

Ora, come dico sempre ai miei clienti, un nuovo canale di comunicazione è come un figlio: prima di metterlo in cantiere ti conviene chiederti se lo puoi mantenere e se puoi dedicarti a lui come merita (in termini di tempo). Proprio per questo motivo, come dicevo nell’ultimo post, non è il caso di stare su tutti i social, né di implementare un chatbot se hai aperto da poco un canale non ancora consolidato: rischi addirittura il burnout.

In questo caso per me diventava diverso: avevo delle persone che mi aiutavano e mi supportavano, e che mi avevano fornito anche un corso per capire bene il funzionamento del tutto. E così è nato MiniGoethe, l’assistente virtuale di cui ti parlavo. Può fare un sacco di cose, la metà delle quali devo ancora scoprire perché sono intelligente ma non mi applico ci vuole un po’ di tempo per mettere a fuoco l’uso di un nuovo canale.

Abbiamo cominciato a lavorare a MiniGoethe quest’estate e pochi giorni dopo il lancio, Instagram ha aumentato le sponsorizzate (ora in gallery ne vedo una su tre post), determinando un parziale abbandono di questo social da parte del mio target. Nel mentre, ho cominciato a ricevere richieste di preventivi sul mio profilo Facebook personale, più o meno dello stesso tenore di quelle che mi arrivavano su Instagram (e che non mi arrivano quasi più). Instagram poi ha completato il quadro quando mi ha bloccato il dm automatico, che mi aiutava un sacco a conoscere chi mi seguiva: magari MiniGoethe potrà darmi una mano in questo!

Conclusioni

Il chatbot di Facebook va bene per me? Non lo so ancora. Alcuni segnali mi suggeriscono che sono sulla strada giusta, ma a pochi mesi di distanza non posso avere sicurezze (lo sai che da queste parti siamo per il senza fretta ma senza sosta!). Per ora il messenger marketing mi sembra una buona idea, e non solo quando si ha come obiettivo la vendita di un prodotto/servizio, ma anche per consolidare il proprio brand: MiniGoethe mi rappresenta perfettamente, non a caso condividiamo il payoff!

Insomma, se hai qualcosa da dirmi o se vuoi ricevere la mia nuova strategia per instagram appena sarà pronta, è il momento di conoscere MiniGoethe! Ci sentiamo lì!