Oggi ti parlo del social migliore per promuoversi sul web. Ci eravamo lasciati dicendo che, a meno che tu non sia la Apple, non conviene investire le tue risorse economiche gestendo tutti i social più popolari.
Ma allora, chiederai, come faccio a scegliere?
In questo post mi concentrerò sui social che partono da un testo, mentre il prossimo, più breve, sarà su quelli basati sulle immagini.

C’è un social migliore degli altri?

social migliore
In linea di massima ogni strategia andrebbe analizzata singolarmente, perché bisognerebbe fare alcune valutazioni, ma una certezza c’è ed è

Facebook

Anche se ce la mette tutta per peggiorare le cose a ogni aggiornamento, è il social migliore per qualsiasi azienda. Un marketing efficace prevede sempre una pagina su Facebook, e questo per due principali motivi:

1. Tutti hanno Facebook, quindi ovviamente il tuo bacino d’utenza su questo social è il più vasto possibile
2. Facebook ha tutto. Si possono inserire immagini, foto, video ma, cosa più importante di tutte secondo me, si possono creare eventi a cui invitare i propri follower

Purtroppo ha due grandi difetti: per ottenere un minimo di visibilità bisogna spendere per promuovere post ed eventi. E il nuovo algoritmo si basa sull’interazione: difficilmente i tuoi follower vedranno il tuoi post se altri prima di loro non avranno messo ben più di un like o scritto commenti. A meno che, come dicevo, non lo promuovi mettendoci soldi. Inoltre è sparita la possibilità di formattare i testi (cioè, per dirne una, inserire grassetti), e questo per chi fa il mio lavoro è un limite non da poco.
Nonostante questo, è ancora il social migliore da cui partire se sei agli inizi e/o se hai pochi soldi da investire per un esperto di comunicazione.

Tip: so che c’è la tentazione di usare un profilo personale, invece che una pagina, per la promuovere la propria azienda ma ti consiglio caldamente di non farlo. Intanto è una convenienza solo apparente (ok, i post capitano in timeline più facilmente, ma i profili commerciali sono i primi a essere cancellati durante la pulizia degli amici), ma soprattutto questo va contro le norme di Facebook, e se Facebook se ne accorge potrebbe, senza preavviso, chiuderti il profilo, magari quando hai già un migliaio di amici, che diventano così irrecuperabili. Comunque nessuno ti vieta di condividere sul profilo personale un post della tua pagina, così tamponate lo svantaggio della presenza in timeline (anche se ti avviso che avrà una visibilità minore, proprio perché Facebook vuole cash).

LinkedIn

Non è il social migliore per promuovere le piccole attività commerciali. Si adatta meglio agli aspiranti lavoratori e alle aziende che cercano collaboratori. Se il tuo intento è solo promozionale, è meglio puntare su altro. Potrai comunque sbarcare su LinkedIn in un secondo tempo, magari per cercare collaboratori.

linkedin-1084446_1280

Google+

Oh, io te lo dico. Google+ è un orgasmo mancato. Da sempre promette grandi cose, ma la gente lo usa poco (viceversa, lo usano di più le aziende). Eppure, secondo me, avrebbe grandi potenzialità, perché ormai quasi tutti hanno un account gmail (collegato a Google+, anche se qualcuno non lo sa), quindi potenzialmente il bacino di utenza potrebbe essere all’altezza di quello di Facebook. Il mio suggerimento è di metterlo in panchina. Potrebbe addirittura avere senso il copia/incolla (cosa che in generale sconsiglio, come hai letto nello scorso post): per ora copia e incolla da Facebook, poi se mai il social dovesse prendere piede (e secondo me succederà quando riuscirà a differenziarsi davvero da Facebook, perché al momento sembra il suo fratello meno sveglio) potrai investire per produrre contenuti diversi.

Twitter

Molte medie aziende non hanno un profilo italiano su Twitter, ma lo sviluppano successivamente, al crescere di dimensioni e fatturato. Eppure se lo potrebbero permettere già in partenza. Il problema è che in Italia Twitter è considerato più che altro il social delle notizie: quotidiani, persone famose, giornalisti freelance trovano in Twitter la loro dimensione ottimale. Per un’azienda, invece, è più difficile, e molto spesso si usa una specie di copia/incolla (terrore e raccapriccio!), ma difficile il doppio, perché il concetto va riassunto in 140 caratteri. Non dico che sia inutile per le aziende, ma se non vuoi investire in un social media manager che ti differenzi i contenuti, lascia stare.

Questi sono i miei consigli per quanto riguarda i social testuali. Nel prossimo post parlerò di quelli relativi alle immagini. Rimani sintonizzato, e se non vuoi perdervelo, puoi iscriverti alla newsletter del blog, per sapere in tempo reale quando verrà pubblicato.