Quello del calendario editoriale è un annoso problema, che oggi voglio affrontare perché mi sono trovata nella situazione di dover spiegare al capo di un cliente che un calendario editoriale il più possibile preciso, anche solo per i social, sta alla base di una comunicazione web efficace, e da lì non ci si schioda.

calendario editoriale
Io sono una fanatica dell’organizzazione (basta vedere la mia agenda), ma in tutti gli ambienti strutturati in cui mi sono trovata a lavorare il calendario editoriale era già previsto, o mi mettevano in condizione di costruirlo o addirittura mi chiamavano apposta per farlo. Per fortuna non mi è mai capitato di dover lavorare senza: probabilmente avrei rifiutato l’incarico. Certo, poi si può anche deviare dal calendario in caso di imprevisti, ma deve essere un’eccezione, non la regola.

Cos’è il calendario editoriale e a cosa serve?

Te lo spiego in brevissimo: è qualsiasi supporto (analogico come un foglio di carta o elettronico come Google Calendar) che, una volta compilato, ti dice cosa devi pubblicare e quando. Vediamo perché bisogna compilarlo, e perché ogni bravo social media-qualsiasi-cosa/blogger dovrebbe far entrare in testa al cliente che senza calendario editoriale non ha senso fare comunicazione.

  • Il calendario editoriale elimina l’ansia del tipico “Oddio, e oggi cosa posto??” Magari è Natale e vorresti essere in spiaggia, così volando con la fantasia ti viene una super idea per un post a tema estate (che però non puoi scrivere, sennò chiamano la neuro): perfetto, lo inserisci nel tuo calendario editoriale di luglio e a giugno avrai una cosa in meno da fare
  • Il calendario editoriale aiuta a mantenere una linea editoriale precisa
    Se hai di fronte un calendario editoriale programmato in anticipo, difficilmente ti troverai a parlare due giorni consecutivi della stessa cosa, annoiando i tuoi follower. Molto più probabilmente, i tuoi contenuti saranno stilosamente spalmati nell’arco del mese.
  • Si evita anche quella che io chiamo (con un termine infelice, suggeritemi alternative!) la bulimia social, cioè alternare giorni logorroici a settimane di silenzio stampa (cosa che sui social è deleteria anche per l’algoritmo)
  • Permette di fronteggiare meglio gli imprevisti. Capiterà sempre un “fuori sacco” da inserire entro ieri (se però diventa la regola stai lavorando nel modo sbagliato). Se hai già programmato i tuoi contenuti, non sarà difficile capire cosa spostare e quando, mentre avendo solo una vaga idea dei post futuri si potrebbe essere presi dal panico

Il calendario editoriale non è tutto

Anzi, il calendario editoriale non è nulla senza il piano editoriale, che è quella cosa che ti spiega cosa pubblicare, dove e soprattutto perché. Un documento chiave per il business, insomma, che parte dalle tue priorità, da quello che vuoi ottenere, dai tuoi obiettivi e dalla strategia che vuoi/puoi costruire. Con Brand in frac ti spiego tutto questo: potrai costruire il tuo calendario editoriale perfetto solo se sai dove vuoi andare: se non riesci a creare da solo la tua strategia di comunicazione ti consiglio di chiedere il supporto di un professionista, per evitare di sprecare tempo in azioni senza futuro.

Del piano editoriale, comunque, parlerò, prima o poi, te lo prometto! Se non vuoi perderti il momento esatto della pubblicazione ti consiglio iscriverti agli aggiornamenti del blog e alla newsletter, così saprai ogni volta che esce un nuovo post! Con calma ti racconterò anche come creo e organizzo i miei calendari editoriali, e soprattutto cosa uso per farli, anche se forse l’avrai già intuito!