La visibilità delle pagine facebook non sponsorizzate era destinata a trasformarsi in un lontano ricordo, e lo si sapeva. Io stessa ho scelto di non aggiornare più la mia. Ma quello che io e i miei colleghi non ci aspettavamo, è che sarebbe successo così velocemente.
Con l’ultimo aggiornamento, di 50 post ne vedo 40 dei miei contatti (di cui solo 5 riguardano la condivisione di link) 9 sponsorizzati e solo uno di una pagina. Che tra parentesi è CALCIATORI BRUTTI, quindi non l’ultima paginetta sconosciuta del web.
Cosa succederà adesso? Lì, sepolto tra “meteo”, “giochi istantanei” e altre cose più o meno utili, c’è il Feed esplora.
I post delle pagine non sponsorizzate andranno a finire là. In teoria rimane tutto a norma di algoritmo (io per esempio vedo Il Signor Distruggere, pagina che commento spesso), ma l’incognita è: quanti utenti faranno lo sforzo (immane, nell’era dell’immediatezza social) di andare a consultare quella sezione?
Non ci è dato saperlo. Per fortuna Facebook ha deciso di spostare quella sezione in un’area più confortevole, ma non vale ancora per tutti i dispositivi e per tutte le versioni della app.
Nel frattempo, però, il mio consiglio per chiunque abbia una pagina non sponsorizzata è quello di concentrarsi su altro. Se la visibilità delle pagine è così limitata, le persone raggiunte, il numero dei like e le condivisioni saranno prossimi allo zero, e questo rischia (anche se solo momentaneamente) di penalizzare ulteriormente la pagina in termini di engagement. Piuttosto concentrati sul sito web e la newsletter (a proposito, iscriviti alla mia!), strumenti di cui hai insomma il pieno controllo e che non dipendono da una multinazionale.
Io e i miei colleghi stiamo facendo vari esperimenti per capire come far fronte al problema della visibilità delle pagine Facebook, e so che ci confronteremo quotidianamente per trovare una soluzione. Non possiamo però garantire nulla sulle tempistiche, anche perché non è detto che a questo cambiamento non ne seguano altri, e per sviluppare una strategia dobbiamo avere una visione il più completa possibile.
Ah, ultima dritta: sono limitati anche i link condivisi dai profili personali, specie se ripetitivi (se condivido solo i post di un sito, Facebook suppone sia il mio, quindi mi bacchetta dicendomi: “Ah ah, pensavi tu di farti pubblicità in virtù dei tuoi 2000 amici! E invece devi darmi i soldini!”). Il primo escamotage che mi viene in mente è postare i link nel primo commento invece che direttamente sul post. Almeno finché non limiteranno anche questa prassi.
La mia lotta contro la multinazionale è iniziata.
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