Qual è l’attrezzatura giusta per girare i reel? Me lo chiedono in tantissimi. Pensavo di fare un post unico, ma poi, scrivendolo, mi sono resa conto che stava venendo fuori praticamente un papiro, e magari tu sei già a posto con le luci e il problema è il suono, o viceversa. Quindi farò degli articoli per ognuna delle parti che compongono l’attrezzatura per girare video e cioè

Man mano che li pubblicherò, li linkerò di sopra, ma intanto, siccome è la domanda che mi viene fatta più spesso, un’idea per luci colorate è qui (link affiliato)

Ti è mai capitato di notare che i tuoi reel non riescono a fare il botto su Instagram nonostante la qualità del messaggio? Non mi stupisco, capita a moltissime persone. Ma non preoccuparti, perché c’è una soluzione pronta a portare i tuoi contenuti a un livello superiore: l’aggiornamento dell’attrezzatura per girare i tuoi video.

L’attrezzatura per i reel è il tuo ultimo problema

Ma prima un disclaimer: nessuna fotocamera, nessuna tecnica di editing, nessun microfono super performante potranno rendere interessante un reel contenutisticamente scialbo. Viceversa, se per esempio fai divulgazione e mi fai scoprire una cosa nuova, puoi aver fatto le riprese con il cellulare più smarso in commercio e io lo guarderò comunque fino alla fine. Se hai dei soldi da investire, quindi, prima di usarli in attrezzatura ti consiglio di puntare a una consulenza strategica per definire il tipo di contenuti e le modalità di creazione. So che potrebbe sembrare che tiro acqua al mio mulino, ma fai un giro su Instagram e guarda i video su cui ti viene naturale fermarti. Hanno tutti un bel suono? Le persone sono ben illuminate proprio sempre? O quello che ti colpisce è proprio il contenuto?

Fidati, la qualità che puoi ottenere grazie a una buona strumentazione è solo la ciliegina sulla torta di un reel ben riuscito, perché come prima cosa viene il contenuto.
Vediamo invece questo scenario: hai dedicato tempo, energia e forse anche un po’ di creatività per girare il tuo ultimo reel e hai la sicurezza che il contenuto sia interessante, eppure il risultato è deludente: pochi like e commenti, niente di vicino a quel numero di visualizzazioni che speravi. Magari ti chiedi: “Cosa sto sbagliando?” e pensi che il problema sia come ti esprimi o il target che vai a colpire, diverso da quello che volevi. La maggior parte delle volte, in effetti, è così, ma non sempre.

L’algoritmo di Instagram e la scarsa qualità video

Il problema potrebbe non essere il contenuto in sé, ma piuttosto la qualità tecnica del video. La verità è che, su Instagram, l’estetica conta. E se i tuoi reel non hanno la giusta illuminazione, un audio nitido o una stabilità che renda piacevole la visione, le persone potrebbero semplicemente passare oltre senza darti una seconda chance, a meno che quello che dici non sia davvero super interessante.

In questi casi entra in gioco l’algoritmo di Instagram. Fammi indovinare: se guardi le statistiche, il reel ha raggiunto quasi solo i tuoi follower, vero? L’algoritmo funziona così: prima mostra il contenuto ai tuoi follower, e se a loro piace lo mostra ad altre persone con gusti simili fuori dalla tua cerchia. Se non lo fa, vuol dire che il reel non è piaciuto, e questo può essere perché è sgranato, perché non si sente bene o per mille altri motivi.

Una buona attrezzatura migliora la percezione del tuo profilo Instagram

Ma la qualità dei tuoi reel non riguarda solo i numeri: è una questione di percezione. Un video con un audio scadente o una luce inadeguata può far sembrare anche il contenuto più geniale un tentativo amatoriale. E sai cosa succede quando i tuoi follower iniziano a percepire i tuoi contenuti in questo modo? Perdi credibilità, il che tradotto significa meno clienti e meno persone che si fidano di te.

Lo so, è assurdo perché le tue competenze rimangono le stesse anche se non hai il microfono giusto, ma il cervello umano funziona per categorie, semplifica tutto per fare meno fatica, e lo fa per un buon motivo: ragionare è dispendioso (è anche grazie a questo se ci siamo evoluti).
Immagina questo scenario: qualcuno si imbatte nel tuo profilo per la prima volta. Guarda uno dei tuoi reel, ma il suono è talmente basso che deve alzare il volume al massimo, eppure non capisce cosa stai dicendo. O forse il video è così scuro che non riesce nemmeno a distinguere bene i dettagli. Pensi che quella persona resterà sul tuo profilo o ti seguirà? Probabilmente no.

In un mondo in cui siamo bombardati di contenuti visivi, ogni secondo conta. Se non riesci a catturare e mantenere l’attenzione del tuo pubblico, perderai l’opportunità di crescere su Instagram e di far conoscere il tuo messaggio.

Quello che consideriamo quando parliamo di attrezzatura

C’è una buona notizia: se i tuoi contenuti interessano a qualcuno, puoi risolvere tutto con l’attrezzatura giusta. Non hai bisogno di un intero studio cinematografico, ma investire in alcuni strumenti chiave può fare una differenza enorme. E ti tranquillizzo subito: è vero, dovrai investire dei soldi, ma non stiamo parlando di cinema, ma di reel. Forse cercano di convincerti che ti serve l’ultimo modello di Canon/Nikon super pro, ma non è così. Stessa cosa per quanto riguarda luci e microfoni. Quanto si spende per un’attrezzatura di base? Meno di 300 euro, esclusa la fotocamera, ma se hai un buon cellulare sei già a posto (ne parleremo).

I reel si guardano di solito sul telefono, non ho sentito ancora nessuno che li guarda sulla tv. Alcune persone (pochissime) li guardano sul pc, ma ho fatto vari test e l’attrezzatura base che usavo per me stessa all’inizio bastava e avanzava. Poi ok, se ti rivolgi per qualche motivo a dei videomaker professionisti le cose cambiano, ma se loro sono il tuo target sospetto tu lo sappia già.

Un’altra cosa: ti avevo già detto che la pianificazione dei contenuti serve molto di più di un’attrezzatura fantastica, ma non ti avevo detto che questa pianificazione ti aiuterà anche a scegliere l’attrezzatura più funzionale: se per esempio parli di fauna sottomarina, è ovvio che un cellulare con fotocamera non ti basterà, e che se devi fare riprese in movimento la tua strumentazione sarà diversa da quella che useresti per inquadrare solo te (ma magari potrai risparmiare sul microfono, perché aggiungerai l’audio in post produzione).

Quindi prima di affrontare gli articoli specifici fatti queste domande

  • Chi/Cosa devi filmare?
  • Dove girerai i video?
  • C’è abbastanza luce naturale?
  • È un luogo silenzioso o ci sono tanti rumori?
  • Saranno video statici o dinamici?

Ecco, quando avrai risposto a queste domande potrai affrontare i prossimi articoli. Se non li vedi ancora linkati in alto, vuol dire che li devo ancora scrivere. In questo caso, puoi iscriverti alla newsletter, perché li linkerò spesso, e così avrai la sicurezza di non perderteli. Ah, se vuoi vedere la qualità dei video che giro, oltre che sul mio profilo Instagram puoi guardare per esempio questo