Visto che bramo, per ora inutilmente, di gestire la pagina di un politico, ho studiato anche l’uso dei social a livello personale, e siccome ultimamente ne sto vedendo di cotte e di crude, volevo darti qualche consiglio per gestire il tuo profilo Facebook personale, mettendo per ora da parte le piccole aziende.
Sia chiaro, se sei un Mister Nessuno a caso, su Facebook puoi fare più o meno quello che vuoi, sempre nei limiti della legge, e al massimo ti trovi con qualcuno che sparla di te e con qualche amico in meno (però se seguite i consigli seguenti è meglio, eh, anche perché tra quegli amici in meno poteva esserci un futuro datore di lavoro!). Se invece sei un personaggio pubblico, o se a quell’amico ci tieni, leggi oltre!

personaggi pubblici sui social

Chi sono e cosa devono fare i personaggi pubblici sui social?

Dicevo: se invece sei un personaggio pubblico (leggi: se ti aggiungono a Facebook persone che non conosci, per uno scopo diverso da quello riproduttivo), le cose sono un po’ più complicate, perché ti stai mettendo in gioco, e sarebbe auspicabile che rispettassi delle regole.
Ovviamente più sei un personaggio pubblico (leggi: più sconosciuti ti aggiungono a fb), più sarai esposto a errori e critiche. Ma non dirmi che non lo avevi considerato!

Detto per inciso, anche se fai parte dei personaggi pubblici sui social, non sei certo obbligato a estrinsecare la tua famosità (!) online. In altre parole, nulla ti impedisce di vivere Facebook come un modo per tenerti in contatto con i conoscenti del mondo reale, riservando ai curiosi solo i post pubblici. Una volta che cominci ad accettare le richieste di amicizia di sconosciuti, però, dovrai accettarle tutte.

O meglio, anche io rifiuto le richieste di Vlad Larsson (nome di fantasia), con cui non ho amici in comune e, data la sua foto a torso nudo, mi aggiunge presumibilmente solo a scopo riproduttivo/ricattatorio. Quello che intendo è che non puoi rifiutare la richiesta di uno che ha come foto profilo Salvini solo perché Salvini ti sta antipatico. Anzi, in realtà puoi, perché puoi fare della tua bacheca quello che vuoi. Ma, fidati, comunicativamente è un autogol gigante.

Cosa condividere sui social?

A questo punto funziona così: tu condividi dei pensieri. La maggior parte dei tuoi contatti commenterà cose come “Grande!” “Hai ragione!” “Sei un figo!”, perché i personaggi pubblici sui social godono di molti consensi. Naturalmente, però, esisteranno nel mondo anche persone che non sono d’accordo con te, e forse manifesteranno il loro pensiero contrariato nei commenti. Se hai aperto la tua bacheca, vai incontro a questo, e lo sai. Altrimenti, come dicevo, puoi aggiungere solo le persone che conosci davvero e tenere il profilo semi-privato, in modo che solo loro possano leggere i tuoi post. Ma tu sei narcisista come me, suvvia, ammettilo!

Cosa fare dei commenti

Questo non vuol dire accettare qualsiasi commento; naturalmente ognuno ha i suoi punti fermi, l’importante è essere coerenti: per un commento X non puoi togliere l’amicizia al tipo di prima, quello con la foto di Salvini, e lasciarla al tuo vicino di casa che sennò non ti presta più lo zucchero. In generale, per la tua sopravvivenza psicologica, sarebbe meglio eliminare solo commenti violenti e volgari, ma non sempre è possibile.

Altro caposaldo: non cancellate mai nulla di quello che scrivi: nell’era in cui ci si screenshotta anche la nonna, sarebbe inutile, specialmente se ti seguono in molti: qualcuno avrà senz’altro fiutato il pachidermico errore, ed è lì pronto a rinfacciartene la cancellazione. Quindi prima di postare e commentare, connetti il cervello, e fallo soprattutto quando si parla di qualcosa che ti fa perdere la trebisonda. Se proprio proprio l’errore scappa (e capita a tutti prima o poi) ci fai più bella figura scusandoti.

Bisogna rispondere ai commenti? No. Cioè, in un mondo ideale certamente bisognerebbe rispondere pacatamente a ogni singolo commento, ma nella realtà le giornate sono formate da 24 ore, e spesso ti capiterà di leggere un commento non volgare, ma palesemente provocatorio. Se non supera i limiti della diffamazione, lascialo lì, tanto è lampante che il poveretto sta cercando di sfogarsi per la sua vita vuota usando la tua bacheca. Non dargli corda, e andrà a tampinare qualcuno meno sgamato di te.
L’importante è che non cancelli questi commenti, a meno che non siano, come dicevamo, volgari o prettamente offensivi.

Facebook, comunque, ci dà delle armi per difenderci dai rompiscatole. Per scoprire quali, iscriviti agli aggiornamenti del blog e anche, già che ci sei, alla mia newsletter mensile, Parole Caramellate. Se poi non ti ho ancora stufato, potresti anche seguirmi su Instagram!