Creare una strategia Instagram, anche non partendo da zero come nel mio caso, è un lavoraccio. Il risultato deriva da giorni di analisi, di ipotesi e anche di blandi tentativi (i tentativi “veri” sono la strategia stessa, che va perfezionandosi giorno per giorno). Mettere tutto per iscritto, poi, è ancora più dura. Un conto è se lo fai per te, che allora “ti capisci”, ma rendere potabile la strategia per qualcun altro, spiegandone le ragioni e i ragionamenti è complicato.

UPDATE: la mia strategia IG è sempre in divenire: per ricevere l’ultima versione, ti consiglio di andare sulla mia pagina facebook e cliccare “invia un messaggio”: il mio chatbot, MiniGoethe, ti manderà l’ultima versione!

Eppure ho deciso di farlo, e giovedì riceverai un malloppone di 11 pagine scritte fitte dove spiego come mi comporterò su Instagram. Perché mi sono presa la briga di fare questo lavoraccio e, soprattutto, perché dovrebbe interessarti?

Creare una strategia Instagram: perché è utile?

Presto detto: io e molti altri utenti abbiamo riscontrato un calo clamoroso nella portata dei post. È normale, perché da quando Adam Mosseri si è trasferito da Facebook a Instagram ha cominciato a replicare lo stesso modello di business riassumibile in “pagami, o nessuno ti vede”. Quando era successo su Facebook ci avevo dato poco peso: non amo particolarmente Facebook, non era centrale nella mia strategia di comunicazione e allora l’ho lasciato lì per qualche sponsorizzata ogni tanto. Di buono c’è che ho partorito il post più apprezzato di sempre, in cui racconto la mia rottura con Facebook

Però con Instagram non me la doveva fare. Io adoro Instagram, è lì che io interagisco con le persone che conosco solo telematicamente, l’editing fotografico è (era…) un mio hobby e l’idea che tra un po’ Instagram si potrebbe desertificare un po’ come è successo a Facebook intristisce.
E allora se ti iscrivi alla newsletter Parole Caramellate, tra due giorni ti arriverà una mail con dentro il malloppone che ho creato con tanta fatica. Ovviamente non è che mi devi copiare: se vuoi fallo pure, ma non funzionerà, perché siamo persone diverse e probabilmente abbiamo anche un target diverso. Quello che secondo me potrebbe essere utile, è vedere che cosa, della mia strategia instagram, puoi usare a tua volta, ma soprattutto partire dalle riflessioni che ho fatto io per trovare il tuo modo per interagire con le altre persone.

Il valore dei social

Perché il valore dei social secondo me è questo: mettere in comunicazione persone da lati opposti del mondo (nel mio caso dell’Italia, salvo expat: il perché lo leggerai) in modo che si possano aiutare a vicenda anche solo quando il gatto vomita palle di pelo. Nella corsa all’autopromozione questo valore è andato perso, ed è quello che invece dovremmo sforzarci di recuperare, al netto dei like e dei follower che sono solo la conseguenza di tutto questo.

Se sei d’accordo con me, ma anche se dissenti, fammelo sapere. Come e dove vuoi: su Instagram, in un commento qui sul blog, rispondendo alla newsletter. L’importante è che entriamo in comunicazione, perché se io non so ancora che esisti non ho modo di conoscere le cose meravigliose (o anche noiosissime, eh!) che hai da dire al mondo.

In cambio della strategia vorrei solo una cosa: che oggi su un post o su una story di Instagram tu tagghi una persona che secondo te ha molto da dire, così anche chi ti segue potrà conoscere questa persona, nel circolo virtuoso che vorrei perseguire per continuare a stare su Instagram responsabilmente, senza fare troppo caso a numeri e visualizzazioni. E se lo fai tagga anche me, così saprò che nel mio piccolo ho dato una zampa al mondo social!