Nell’ultimo post avevo analizzato vantaggi e svantaggi dei social basati sul testo. Oggi mi occupo di quelli che partono dalle immagini. Parlerò solo di Intagram e Pinterest, perché in Italia sono i più usati.
Faccio una premessa: io adoro le foto. Non sono un’esperta, ma vado in giro a fotografare le cose che mi colpiscono, e nel tempo libero mi diverto a cercare sul web immagini free che un giorno userò, o forse no.
Alcuni miei colleghi dicono che aggiungere foto prettamente decorative ai propri post è un boomerang, perché distoglie l’attenzione da quello che stai dicendo. Certo, può essere vero, ma questo non mi impedisce di aggiungere foto in tutti i miei post, perché trovo che abbiano un potenziale evocativo di tutto rispetto e che alleggeriscano la lettura.
Altra premessa fondamentale, che potrebbe sembrare ovvia ma non lo è: registrate la vostra piccola impresa su un social per immagini solo se avete qualcosa di bello da mostrare. Se vendete prosciutti, lasciate stare. Se traducete dal giapponese, anche no. “Ma come – direte voi traduttori – posso mettere un sacco di foto di quando vado in Giappone!”. Certamente. Ma un conto è avere un bellissimo account personale, e ben’altra cosa promuovere su Instagram un’attività. Per carità, gli imprevisti del marketing sono infiniti, e potresti raddoppiare il numero dei clienti, ma io al tuo posto non ci perderei tempo. Anche perché, se le foto del Giappone per te sono importanti, le puoi pubblicare sulla tua pagina facebook professionale, così sembrerà anche meno autopromozionale.
Chi può usare Instagram e Pinterest?
Ti faccio alcuni esempi sulle tipologie di imprese che invece possono ampliare di molto la loro clientela grazie ai social per immagini
- Estetisti
No, nessuno vuole vedere la smorfia di dolore delle vostre clienti che fanno la ceretta. Ma quelle piccole opere d’arte che create sulle loro unghie hanno decisamente un potenziale - Parrucchieri
Acconciature semplici o impalcature vere e proprie, su Pinterest vanno per la maggiore - Gioiellieri e titolari di negozi di abbigliamento e accessori
Devo essere io a spiegare il potenziale estetico dei vostri prodotti? - Albergatori, ristoratori eccetera
Oltre a mostrare ai potenziali clienti angoli squisitamente arredati, potete anche scattare foto della vostra zona e fargli conoscere le meraviglie che potranno visitare. Instagram e turismo: un binomio vincente
Se vendi anche online, la pagina su Instagram o Pinterest è quasi tassativa, e deve rimandare chiaramente al tuo negozio. Le foto, in questo caso, dovranno essere di altissima qualità.
Instagram o Pinterest?
Allora, devo farti una piccola confessione: io non conosco bene Pinterest. Nel senso che lo uso, ogni tanto, ma non mi ci sono mai concentrata lavorativamente. Per cui prendilo con le pinze, quando ti dico che è meglio Instagram. Per un solo semplicissimo motivo: Instagram ha molti più utenti. Rispetto a Instagram, Pinterest però ha un vantaggio non indifferente: le foto girano, cosa che invece con Instagram non capita (sì, c’è il repost, ma ha una portata minore). Il rischio, però, è che girino nei posti sbagliati (se fai il parrucchiere a Brescia non ti serve un follower di Taranto), quindi prevale comunque il vantaggio del bacino d’utenza. Importantissimi sono, in entrambi i social, gli hashtag. e il riferimento del tuo negozio o il link a quello online (ti stupirebbe sapere n quanti profili mancano queste informazioni!)
È tutto. Spero che questo post ti sia stato utile; ah, puoi anche alla newsletter Parole caramellate in cui parlo di comunicazione online o seguirmi su Instagram per vedere cosa pubblico io!
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