Chi mi conosce sa che sono allergica ai numeri e alla matematica (l’unica insufficienza che ha gettato una macchia sulla mia brillante carriera scolastica), quindi avrà fiutato l’inganno leggendo questo titolo.
Prima di abbandonare il post, però, tieni presente che sto davvero per darti alcune dritte importanti per la costruzione di un account instagram di successo.
Contano i numeri su Instagram?
A lezione dico sempre che i numeri su Instagram non contano, e ne sono realmente convinta (guarda il mio profilo, non ho grossi numeri, ma l’engagement è medio anche se non posto spesso). A meno che tu non miri a diventare la prossima Chiara Ferragni (e allora sei costretta a comprarti i follower sperando che le aziende con cui collabori non conoscano Socialblade o che non gliene importi nulla [buona notizia: queste aziende sono più di quante si pensi]), non ti servono decine o centinaia di migliaia di follower. Soprattutto se usi Instagram come aggancio di vendita, è molto più utile creare attorno al tuo brand o alla tua persona una piccola (e poi via via più grande) community di riferimento, piuttosto che puntare su numeri che lasciano il tempo che trovano.
Community e numeri
“La fai facile, ma come si fa?”. Sfatiamo un mito: non è facile, né automatico. Sì, certo, il mondo è pieno di bot che promettono meraviglie, e io non dirò mai che i bot non servono, ma un bot non può nulla senza un’accurata pianificazione e senza la creazione di un rapporto con i propri follower, e quest’ultimo si crea con notevoli sforzi e sulla lunga distanza (parlando di numeri, metti in preventivo di passare su Instagram almeno due ore al giorno).
A questo punto entrano in gioco i numeri di cui parla il titolo. Quando si tratta di creare un legame, i numeri contano. Puoi interagire quanto vuoi con i big di Instagram, ma per loro rimarrai solo un commento in più. Difficilmente andranno a vedere il tuo profilo, e ancora più difficilmente ti seguiranno, specie se sei agli inizi. Sia chiaro, ognuno può interagire con chi vuole, specie se la curiosità è autentica, ma se parliamo di migliorare l’engagement i numeri cominciano a contare.
A quali numeri su Instagram devo fare attenzione?
Ho fatto esperimenti con vari account, e il migliore ritorno in termini di engagement l’ho ottenuto:
- Seguendo meno di mille persone (in certi casi molte meno, diciamo che quando potevo aggirarmi sulle 400 perché il numero di follower non era la priorità del cliente mi sono trovata molto meglio)
- Seguendo persone con meno di 3000 follower
- Commentando persone con meno di 1000 persone seguite e meno di 2000 follower
- Commentando persone che avevano una media di 10/20 commenti per post
- Interagendo, in generale, con persone con più di 400 follower
Perché tutto questo?
Se cominci a seguire persone con più di 3500 followers, infatti, queste vedranno i tuoi post molto raramente, a meno che non siano già abituati a interagire con te (cosa che non accade quasi mai), quindi non metteranno like e non ti commenteranno. Interagendo con profili grandi, come dicevo, difficilmente potrai creare una relazione con il proprietario. Piuttosto, se proprio ci tieni a quel profilo, rispondi spesso alle sue story, e vedi se è ricettivo. In caso contrario, passa oltre. Per finire, non ha senso interagire con profili troppo piccoli (con meno di 400 follower), a meno che non siano all’inizio e non pubblichino foto di qualità (come ti ho spiegato, la qualità dello scatto è fondamentale), perché probabilmente non usano spesso IG e la tua interazione cadrebbe nel vuoto.
Per oggi ho finito. Tieni presente che questi sono solo dei numeri di massima (se hai riscontri diversi raccontami la tua esperienza nei commenti!), e che la matematica ha solo vagamente a che vedere con la percezione del tuo brand: io consiglio sempre un caffè in più e 1000 follower in meno: ti porterà più lontano!
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Parole “sante”, sperimentato proprio in queste ultime due settimane.
Risultati pessimi cercando i grandi numeri. Bisogna costruire la propria comunità di seguaci partendo dal basso, seguace dopo seguace. Interagendo in modo “naturale” e ci vuole del tempo.
Proprio così. E questo nessun bot lo può fare. Se si deve per forza scegliere tra bot e interazione… Interazione tutta la vita!
Concordo anch’io, seminare bene e con calma porta a raccogliere ottimi frutti, ma bisogna impegnarsi ed essere costanti! Ciao Anna e complimenti. Michele Aries Bortolotti.
Grazie per il tuo contributo, Michele, e grazie per i complimenti!
Belli ed interessanti i tuoi articoli
Grazie mille Alex! Ci metto tutto l’impegno possibile!