Come edito le foto? Te lo spiego in questo post che si inserisce nella rubrica dove i miei instagrammer preferiti svelano i loro segreti. Effettivamente mi pare un po’ assurdo chiederlo a loro e non mettere a nudo anche la mia gallery! Per cui rompiamo gli indugi e vediamo come nascono le foto su @p.ivanelsacco

Per prima cosa, io avevo cominciato con una galleria sui toni del blu e del verde acqua.

Processed with VSCO with a5 preset

(qui sono partita dall’A5 di VSCO e ho esasperato il verde acqua. Non avevo ancora capito come si raddrizzassero le immagini, ero proprio agli inizi!)

A me piaceva moltissimo, ai follower un po’ meno (non ne avevo molti) e tuttavia avrei continuato così se non fosse per un particolare, per il quale prendo in prestito le parole di Francesca Michielin: io non abito al mare. Insomma, arrivato l’autunno mi sono accorta che trovare quelle tinte era durissima, quindi mi sono convertita al marrone, talora stemperato dal rosa. A differenza degli account che gestisco per altri, dove provo anche 438957 filtri per trovare l’effetto ideale, per le foto di questo account riduco al minimo le operazioni.

Parto dallo scatto: difficilmente potrei rendere al meglio la foto di un bosco o del mare, perché ci tengo ad avere una gallery coerente e questi colori sarebbero un pugno in un occhio (comunque se avete pazienza vi spiego come edito le foto per eliminare singoli particolari verdi o blu), quindi prediligo immagini bianche, gialle, arancioni, o, perché no, già marroni (uno dei miei soggetti preferiti è il Palazzo della Ragione di Padova).

Ecco qui la foto scattata di fronte alla Rinascente

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Come noterai, ci sono una giacca e un paio di scarpe che rompono le scatole cromaticamente, ma lo vedremo dopo. Dopo averla scattata, prendo la foto, che come dicevo al 90% è stata scattata pensando alla gallery, e la splatto su VSCO, dove ho creato il mio preset personale partendo dall’M5. Non sempre il preset di partenza si adatta, quindi attraverso le singole opzioni cerco di far rendere la foto al meglio (esempio: nel mio preset l’esposizione è molto alta, e spesso la devo abbassare quando ho immagini già esposte decentemente).

come edito le foto

A questo punto devo uccidere il verde. Ci sono varie app con questa funzione (senza contare i vari Photoshop e Lightroom), ma io mi sono innamorata di Darkroom, tanto che ho anche pagato per avere la funzione specifica (c’è solo per iOS, ma gli Androidiani hanno un sacco di app fighissime per i bokeh che io invidio! In ogni caso, se sei un Android (!) hai sempre il selettivo di Snapseed se vuoi). Un solo accorgimento per il verde: spesso il problema non è legato al verde, ma alla componente di giallo inclusa nel verde stesso: se vedi che abbassando il verde succede poco o nulla, uccidi il giallo. Con questa app alzo spesso anche l’arancione, che è uno dei colori base della mia gallery.

Processed With Darkroom

A questo punto… Mi gioco l’arma segreta: il doppio filtro. Ti avviso che è un procedimento da usare con le pinze, perché abbassa moltissimo la qualità delle foto, ma che ci posso fare se mi sono innamorata di due filtri di Instagram e non so quale scegliere? A volte quindi, con l’impostazione per il salvataggio automatico di Instagram settata su ON, pubblico per un secondo la foto con il filtro Aden (mai a più del 50%), la cancello subito (ecco perché forse vedi che aggiorno ad minchiam) e poi, quando vado a ripubblicare la foto così modificata, uso, in varia percentuale, Ludwig. Ed ecco il risultato!

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